Amministrazioni Condominiali e Immobiliari
Notizie
05.03.2010 10:26
(03/03/2010)
di Alessandro Gallucci, avvocato del foro di Lecce
Recita l’art. 66, primo e secondo comma, disp. att. c.c.:
“L'assemblea, oltre che annualmente in via ordinaria per le deliberazioni indicate dall'art. 1135 del codice, può essere convocata in via straordinaria dall'amministratore quando questi lo ritiene necessario o quando ne è fatta richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore dell'edificio. Decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta,...
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05.03.2010 10:26
(03/03/2010)
di Valter Marchetti, Foro di Savona
Qualora una dichiarazione di scienza sia messa a verbale della assemblea condominiale, quando comporti l’imposizione di un peso a carico di tutti i condomini, non ha l’efficacia di una confessione stragiudiziale attribuibile a tutti i condomini presenti all’assemblea, assenti e dissenzienti.
Infatti, osserva la Cassazione con Sentenza del 9 novembre 2009, n.23687, non rientra nei poteri dell’assemblea quello di imporre oneri ulteriori...
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05.03.2010 10:26
(04/03/2010)
Trib. civ.Napoli, sez. V, 11 marzo 2009, n. 6693
In tema di opposizione agli atti esecutivi (nella specie il precetto), dovendosi ritenere che, eseguita la notifica del decreto monitorio nei confronti dell'amministratore del condominio, questa deve considerarsi effettuata in favore di tutti i condomini rappresentati (spettando all'amministratore il compito di rendere edotti i singoli condomini cfr. Cass. 16 aprile 2007, n. 9093), ben può trovare applicazione anche in questo...
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05.03.2010 10:25
(03/03/2010)
di Alessandro Gallucci, avvocato del foro di Lecce
Il codice civile, all’art. 1130, primo comma, attribuisce all’amministratore una serie di compiti finalizzati alla gestione e conservazione delle parti comuni dello stabile.
A questi doveri si accompagna il potere di compiere determinati atti giuridicamente necessari a far si che l’amministratore possa effettivamente agire per tutelare l’interesse del condominio.
Tali atti prendono il nome di provvedimenti...
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02.03.2010 22:22
(01/03/2010)
di Alessandro Gallucci, avvocato del foro di Lecce
Il codice civile opera una distinzione tra due tipologie di assemblea di condominio.
Da un lato v’è quella ordinaria che l’amministratore deve convocare una volta l’anno per discutere, quantomeno, degli argomenti elencati nei nn. da 1 a 4 del primo comma dell’art. 1135 c.c.: ( 1)conferma dell'amministratore e dell'eventuale sua retribuzione; 2)approvazione del preventivo delle spese occorrenti durante l'anno e alla...
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02.03.2010 22:21
(01/03/2010)
di Alessandro Gallucci, avvocato del foro di Lecce
Nell’ambito della gestione delle parti comuni del condominio, l’assemblea riveste un ruolo di primaria importanza.
Che cos’è l’assemblea? Vero e proprio organo del condominio o semplice riunione di persone?
Non v’è certezza sulla questione che trova risposta differente se si considera, o meno, il condominio quale soggetto di diritto.
Qualunque sia l’impostazione che si voglia seguire una cosa è certa: la...
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02.03.2010 22:20
(02/03/2010)
Cass. civ. Sez. II Sentenza del 19/11/2009 n. 24456
La norma dell'art. 40, secondo comma, della legge 17 agosto 1942, n. 1150, che pone a carico del comune la costruzione e manutenzione di pavimenti e l'illuminazione dei portici soggetti a servitù di pubblico passaggio, non impedisce che il condominio, nel cui fabbricato questi si trovino, possa autonomamente deliberare la ricostruzione di tale pavimentazione con caratteristiche migliorative rispetto a quelle esistenti...
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02.03.2010 22:19
(28/02/2010)
di Alessandro Gallucci, avvocato del foro di Lecce
L’amministratore di condominio è il mandatario dei condomini. Come sottolineato dall’art. 1131 c.c., in relazione alle sue attribuzioni, riconosciutegli dalla legge, dal regolamento di condominio o dall’assemblea, egli agisce in nome e per conto dei comproprietari con il fine della gestione e conservazione delle parti comuni dello stabile.
Quali sono le attribuzioni riconosciute dalla legge?
Si occupa di...
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02.03.2010 22:19
(02/03/2010)
Cass., Sezione III Civile, Ordinanza del 1 febbraio 2010, n. 2232
In tema di occupazione abusiva di un immobile, il danno si può considerare "in re ipsa" nei casi in cui il proprietario abbia perso la disponibilità dell'immobile e la possibilità di utilizzarlo o di trarne profitto anche se solo in parte.
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02.03.2010 22:17
(24/02/2010)
di Alessandro Gallucci, avvocato del foro di Lecce
L’art. 1124 c.c. contiene un’applicazione normativa espressa del principio dettato dal secondo comma dell’art. 1123 c.c. in materia di ripartizione delle spese in base all’uso.
A norma di tale articolo: “Le scale sono mantenute e ricostruite dai proprietari dei diversi piani a cui servono. La spesa relativa è ripartita tra essi, per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l'altra metà in...